lunedì 27 agosto 2012

OGGI.



Oggi. Oggi. Oggi. Oggi. Domani rispetto a ieri. Ieri rispetto a domani. Oggi ho pubblicato tutto quello che ho scritto durante le vacanze. Oggi manca un giorno in meno all'inizio del liceo. Oggi per quello che ne so potrebbe essere il giorno più bello della mia vita, come potrebbe essere l'ultimo, o li più brutto. Oggi è l'ultimo giorno che di quelli passati e il primo di quelli futuri. Oggi è effimero come gli attimi che passano e di cui nessuno tiene conto. Nessuno tiene conto del fatto che qualcuno potrebbe aver sofferto, lottato, per quegli attimi. Attimi che se ne vanno. Fatti di lacrime, di sorrisi, di tentativi falliti, di musica di cui non resterà che un vago ricordo nelle pagine della nostra memoria.

21-08-2012 Folgorazione.


Il Sole tramonta, tramonta in un mare blu cobalto. Tramonta in un mare di lacrime che potrebbero essere mie, come potrebbero non esserlo. Tramonta per sorgere domani. Perché qualunque cosa accada il Sole sorgerà domani, che noi lo vogliamo o no. Siamo noi gli unici artefici del nostro destino. Il resto non conta. Non ha senso. Non c’entra nulla. E va bene così. Non è che lo specchio della mia anima. L’anima di una persona le cui pagine non hanno necessariamente un senso logico, quella di una persona a cui va bene che sia così. Una folgorazione. Scrivere per me è una folgorazione. Nulla più. Non importa il senso. È per me stessa che scrivo. Se anche qualcuno dovesse leggere ciò che sto scrivendo ora senza capire nulla non mi importerebbe. Andrebbe bene. Io sono così. Non mi sembra di dovere spiegazioni a nessuno. La piscina che si vede dal mio terrazzo è illuminata da una luce azzurra. Azzurra come il cielo terso d’estate. L’estate che ormai sta finendo. Perché l’estate vera finisce il primo Settembre. L’estate che se ne va. La stagione dei sogni che va via. Senza aver mantenuto le promesse che ci aveva fatto. Se ne va lasciando solo l’amaro in bocca. E noi qui. Inermi di fronte allo scorrere inesorabile del tempo.

12-08-2012 Allegria di naufragi- Giuseppe Ungaretti.


E subito riprende
Il viaggio
Come
Dopo il naufragio
Un superstite
Lupo di mare.

Questa è una fra le poesie che più mi hanno impressionato, colpito. Una di quelle che, al pari delle frasi analizzate precedentemente ha lasciato un segno indelebile dentro di me.
Penso che questa sia una di quelle poesie che racchiudono in sé delle massime che consentono, se non di capire il senso della vita, di avere una visione più chiara su di essa. Essa vuole fondamentalmente comunicare che le persone forti riescono a rialzarsi anche dopo brusche cadute, perché riescono a trovare dentro di sé la forza di andare avanti, di sperare in un futuro migliore, e di rimboccarsi le maniche e impegnarsi affinché quel futuro sia più vicino possibile. L’immagine del lupo di mare è infatti proprio quella della persona dal carattere forte, che nella vita ne ha passate tante, che intende raggiungere il proprio scopo indipendentemente dagli ostacoli che incontra sulla propria strada, anzi, usando come sprone gli ostacoli stessi. Forse dentro ognuno di noi c’è un lupo di mare che ci spinge ad andare avanti anche quando tutto sembra perduto.

04-08-2012 Il mio compleanno.


Oggi è il mio compleanno. Forse per la prima volta nella mia vita non aspettavo questa data con l’impazienza che mi ha caratterizzato negli ultimi anni. In me c’era solo un senso di attesa crescente, nulla di più. Anzi, forse per la prima volta ho cercato di vivere appieno i giorni che mi separavano da questa data, pregustandone il sapore. Come se pregustare quelle sensazioni potesse essere più intenso che viverle. Come se il vero piacere stesse nell’attesa che precede un evento, più che nell’evento stesso. O almeno questo è ciò che ho provato io in attesa del mio compleanno. Come aspettando il risultato di un esame importante, quando ci si chiede come sia andato e nel frattempo si immaginano i possibili sviluppi di una buona riuscita, ma altrettanto quelli di un fallimento, e si inizia a pregustare il senso di soddisfazione, compiacimento, ma anche quello di delusione, così che nel momento in cui arrivano i risultati, quelli veri, ci si sente vuoti, come se quello a cui avevamo tanto pensato fosse passato così velocemente e noi ci fossimo stati talmente dentro da non rendercene neanche conto.

27-07-2012 Vivere senza tentare


significa rimanere con il dubbio che ce l’avresti fatta [Jim Morrison]. Questa è un’altra delle mie frasi preferite, di quelle che mi hanno colpito e a cui penso spesso. Forse perché è di Jim Morrison. È una di quelle frasi che quasi tutti hanno messo almeno una volta come stato su Facebook. Io no. Forse proprio perché mi piace così tanto, proclamarla pubblicamente mi sembra un torto nei confronti delle parole contenute all’interno di essa. Un po’ come se queste avessero bisogno di essere contemplate nel silenzio e nella pace che esistono dentro di noi, piuttosto che nel fragore del mondo esterno, per essere comprese appieno nel loro significato. È quindi giusto seguire i propri sogni e tentare di realizzarli ad ogni costo, o è meglio non tentare affatto per paura di rimanere delusi nelle nostre speranze? Non è forse meglio tentare di realizzare i propri sogni che scegliere da subito un’altra strada rimuginando poi su cosa sarebbe potuto accadere tentando? Certo è che questi sono discorsi che lasciano un po’ il tempo che trovano, in quanto il mondo di oggi è troppe volte costretto in rigidi schemi che non lasciano alcuno spazio alle aspirazioni e ai sogni di ognuno. In fatti, quanti sarebbero disposti a voltare le spalle alla società e alle loro stesse famiglie per un’ideale, senza aver paura di essere etichettati come scomodi o ribelli? Sinceramente se questa scelta toccasse a me non so cosa farei. Voi? 

20-07-2012 Le vere cose giuste


sono quelle che fai nel momento in cui sei libero di fare quelle sbagliate. Ho letto questa frase in un libro, parecchio tempo fa. Come mi succede spesso con  frasi o spezzoni di discorsi che mi restano particolarmente impressi, ci ho rimuginato sopra tutta la mattina, un po’ come mi era successo una settimana fa con quella frase saltata fuori per caso in una mattina profumata di caffè con panna. Non so nemmeno perché ho pensato a questa frase, in questa torrida giornata di luglio, di quelle che ti fanno passare l’appetito e ti mettono una gran voglia di granita al limone. Proprio ora sto osservando il mio mouse pad regalatomi da una mia amica che è stata in Svezia, che raffigura un paesaggio innevato e sto ardentemente desiderando di essere lì, tra i bambini che giocano a palle di neve e quelli che pattinano sul ghiaccio. Ora però sto divagando. Ho pensato quindi a questa frase per tutta la mattina e dentro di me non sapevo se essere d’accordo o meno con quanto espresso. Da una parte penso che una buona azione debba essere considerata tale anche se compiuta in funzione delle circostanze, dall’altra è sicuramente più difficile compiere una buona azione nel momento in cui ci si ritrova a dover compiere una scelta e quindi la frase in un certo senso può essere considerata valida. Pensandoci ancora mi è poi venuto in mente che c’è sempre, per quanto radicale essa sia, un’altra scelta, quindi chi fa del bene lo fa sempre per scelta personale, consapevolmente o meno. Ovviamente chi lo fa in modo consapevole compie una scelta sicuramente più difficile, quindi credo che questa frase possa essere considerata valida, ma ovviamente sarei molto felice di confrontare le mie opinioni con le vostre, quindi forse per la prima volta vi rivolgo una domanda diretta: cosa ne pensate???

12-07-12 Non dimenticare mai di sognare


perché i sogni fanno di un uomo chi è. È una frase a cui sono molto legata, me l’ha detta qualche anno fa una persona a cui sono molto legata, parecchio più grande di me. Stamattina mi sono svegliata con questa frase che mi risuonava nella mente, come se in questo momento fosse importante, come se dovessi sforzarmi di cogliere ora il senso di queste parole a cui ho sempre riconosciuto un’inconfutabile bellezza, ma che mi sono sempre limitata a contemplare per quello che erano, senza cercare di comprenderne il significato.
Se ci penso mi sembra un concetto al contempo profondo e molto bello quello di diventare che si è. Come se ognuno di noi avesse all’interno di sé una parte di ciò che diventerà un giorno e potesse realizzarlo solo attraverso i sogni. Perché infondo ciò che ci rende diversi l’uno dall’altro sono le nostre passioni, le nostre aspettative, i nostri sogni, e l’importante non è tanto sapere chi eravamo, chi siamo stati, quanto chi siamo e dove vogliamo andare.
È secondo me molto poetico pensare che un uomo possa diventare qualcuno di concreto solo sognando, dando quindi importanza a quanto di astratto c’è in noi.
Personalmente so chi ero, ma non sono sicura di sapere chi sono e dove voglio andare, so quindi tutto tranne ciò che mi serve.

09-07-2012 Quelle persone speciali.


Ci sono persone capaci di influenzare la nostra vita con un solo gesto, con una sola parola. Pendiamo dalle loro labbra come bambini che aspettano che venga loro raccontato il finale di una storia, come se da loro dipendesse la nostra stessa sopravvivenza, un loro gesto, un loro sorriso per quanto impercettibile può influenzare la nostra giornata, un loro complimento può mandarci in paradiso. Credo che ognuno di noi abbia incontrato qualcuno così nella sua vita. E non si tratta per forza di qualcuno che ci piace, magari è anche una persona della nostra famiglia, o il nostro migliore amico/a, ma in ogni caso si tratta di persone di cui, per un qualche perverso motivo, cerchiamo l’approvazione. Sono persone di fronte alle quali ci sentiamo inadeguati, persone capaci di farci tornare in mente qualunque nostro difetto, per quanto impercettibile sia, e di farcelo apparire enorme.
Persone a cui vogliamo piacere per forza anche se sappiamo benissimo che a loro non piaceremo mai.
Ognuno di noi ha incontrato almeno una volta nella sua vita una persona così ed è altrettanto certo che ognuno di noi abbia fatto questo effetto a qualcuno.
Personalmente mi è capitato di incontrare persone del genere, ma non ho mai dato molto peso al fatto che mi trovassi in soggezione di fronte a loro. Solo ora, riflettendoci su, sono arrivata alla conclusione che tutti hanno incontrato o incontreranno qualcuno così, perché è nella natura stessa dell’uomo rapportarsi e cercare l’approvazione di chi gli sta intorno. Forse.

29-06-2012 Arrivo al mare.


Questa mattina siamo arrivati al mare, in un paesino in cui vado da quando ero piccolissima e in cui passerò tutto luglio e tutto agosto e dove quindi festeggerò il mio compleanno. Sono contenta? In parte. Da una parte mi fa piacere essere in vacanza in un posto dove il mare è bellissimo e la natura incontaminata, dall’altra mi mancano le mie amiche che sono rimaste a Roma e credo che qui di sera ci si annoi non poco. Non che io non abbia degli amici qui, è solo che la persona con cui esco di più è una di quelle che non ha voglia di fare amicizia con altre persone, che pure vede da quando era molto piccola, per nessuna ragione al mondo… ecco quindi perché rimaniamo sempre da sole, a meno che non venga un’altra nostra amica con cui le piace uscire perché si conoscono molto bene, vivendo entrambe a Salerno. Comunque spero davvero che questa sia un’estate di quelle da ricordare e di cui parlare a lungo… l’estate dei miei 14 anni.

La mia estate.


Ehilà! Come va? Negli ultimi due mesi non ho avuto modo di scrivere nulla perché sono stata in vacanza in un paesino circondato dal nulla dove ovviamente manca la connessione a internet…
In ogni caso ho scritto molto in quanto la mia è stata una vacanza di assoluto riposo in cui ho avuto modo di riflettere a lungo…
Ho quindi scritto alcuni post appositamente per metterli qui, con relativa data… ed ecco le mie vacanze.